La felicità della società è la fine del governo.
Un governo di leggi e non di uomini.
Il desiderio di essere osservati, considerati, stimati, lodati, amati e ammirati dai propri compagni, è una delle più ataviche disposizioni scoperte nel cuore dell'uomo.
La democrazia finché dura è più sanguinosa dell'aristocrazia o della monarchia.
Il pericolo è insito in tutti gli uomini. La sola massima di un governo libero dovrebbe essere quella di non fidarsi di nessuno uomo vivente con il potere di mettere in pericolo la libertà pubblica.
Qual è il miglior governo? Quello che ci insegna a governarci da soli.
Ogni persona decente si vergogna del governo sotto il quale vive.
Il Congresso approverà una legge che limita i commenti pubblici su Internet degli individui che hanno trascorso un minimo di un'ora navigando mentre in effetti svolgevano un compito specifico.
Il governo mette a fuoco intere città quando alla popolazione non è permesso di usare le lanterne.
In Italia il Governo non comanda. In generale in Italia nessuno comanda, ma tutti si impongono.
I governi diventano liberali solo quando vi sono costretti dai cittadini.
Il gran vantaggio di un governo democratico è che il merito, sostenuto dalle amicizie influenti, ha quasi la certezza di trovare la sua giusta ricompensa.
Noi, gli attori, in realtà non cambiamo il mondo. Noi lo riflettiamo... Ma il governo di Washington realmente cambia il mondo.
Chiunque nella commissione dà per scontato che l'undici settembre è stato il risultato di una mancanza di azione governativa. Nessuno a Washington ha mai sollevato la domanda se le nostre mancanze, portate alla luce dall'undici settembre, non siano invece state un risultato del troppo governo.
Chi non sa governare, è sempre un usurpatore.