Lavoro eterno! --- Paga il Governo.
Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.
L'uomo non si accorge quanto ei possa fare, se non quando tenta, medita e vuole.
Coloro che non furono mai sventurati, non sono degni della loro felicità.
Sente assai poco la propria passione, o lieta o triste che sia, chi sa troppo minutamente descriverla.
La beatitudine di sentirsi amato addolcisce ogni dolore.
Signore, mi auguro che lei comprenda i veri princìpi del governo. Io desidero che vengano applicati. Non chiedo niente di più.
Il primo dovere per un governo è di garantire che la gente abbia cibo, carburante e vestiti. Il secondo, che abbiano i mezzi per un'educazione morale ed intellettuale.
C'è chi, come prezzo del proprio misfatto, ebbe la forca, chi la corona.
Un governo d'onesti è come un bordello di vergini.
Un governo del terrore funziona nel complesso meno bene del governo che, con mezzi non-violenti, manipola l'ambiente e i pensieri e i sentimenti dei singoli, uomini donne e bambini.
Non esiste assurdità tanto sbagliata che non possa diventare il credo della grande maggioranza tramite adeguate azioni del governo.
Credo che il governo debba essere servitore del popolo, e non il suo padrone.
Come paga i suoi errori, una classe dirigente? Solo una sua esigua componente, i professionisti della politica, è soggetta a una vera sanzione: la perdita del potere.
La lotta alla miseria deve essere condotta dal Governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. In altre parole bisogna essere socialisti al vertice e liberi imprenditori alla base.
Ogni volta che cambia governo cambia la Rai.