Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.
La volontà forte e la nullità di potere in chi sente una passione politica lo fanno sciaguratissimo dentro di sè: e se non tace, lo fanno parere ridicolo al mondo; si fa la figura di paladino da romanzo e d'innamorato impotente della propria città.
Armoniosi accenti, dal tuo labbro volavano, e dagli occhi ridenti, traluceano di Venere i disdegni e le paci, la speme, il pianto e i baci.
Forse perché della fatal quïete tu sei l'immago a me sì cara vieni o Sera!
A' generosi, giusta di glorie dispensiera è Morte.
L'uomo dabbene in mezzo a' malvagi rovina sempre; e noi siam soliti ad associarci al più forte, a calpestare chi giace, e a giudicar dall'evento.
Non c'è protezione migliore dai ladri che la povertà.
Con la ricchezza, diceva Orazio, crescono le preoccupazioni. Con la povertà, non diminuiscono.
I poveri sono il luogo teologico dove Dio si manifesta e il roveto ardente e inconsumabile da cui Egli ci parla.
La vita è una cella un po' fuori dall'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.
La povertà non disonora nessuno, ma è maledettamente incomoda.
Se non otterrò nulla dalla casa del ricco, mi daranno qualcosa alla casa del povero. Coloro che molto possiedono spesso sono avidi; quelli che hanno poco sono sempre pronti a spartirlo.
La povertà è una cosa anormale per i ricchi. È difficile capire perché la gente che vuole la cena non suona il campanello.
La povertà non è un peccato.
Un povero ci vuol poco a farlo comparir birbone.
Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso.
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