Io sono un po' intollerante e gli uomini un po' troppo importuni.— Ugo Foscolo
Io sono un po' intollerante e gli uomini un po' troppo importuni.
La noia proviene o da debolissima coscienza dell'esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire, o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.
Quell'istinto ispirato dall'alto che costituisce il genio non vive che nella indipendenza e nella solitudine.
Quaggiù la povertà è vergogna che nessun merito lava; è delitto non punito dalle leggi, ma perseguitato più crudelmente dal mondo.
L'uomo non si accorge quanto ei possa fare, se non quando tenta, medita e vuole.
Se non vi fossero leggi protettive di coloro che per arricchire col sudore e col pianto de' proprj concittadini li sospingono al bisogno e al delitto, sarebbero poi sì necessarie le prigioni e i carnefici?
Ciò che i puritani hanno dato al mondo non erano pensieri, ma azioni.
Per l'essere razionale solo l'irrazionale è intollerabile.
Ho visto dimostrare una grande intolleranza per difendere la tolleranza.
Adesso ho l'impressione che... la nostra cultura sia sulla difensiva di fronte alla minaccia islamica. Di colpo mi sento etnologicamente e fermamente difensore della mia cultura.
Sono fortemente a favore dell'uso di gas velenosi contro tribù non civilizzate.
In Italia c'è un popolo straordinario, che è capace di accogliere, di amare e all'occorrenza di farsi anche una risata quando vengono pronunciate parole intolleranti.
Esser cieco non è triste; esser cieco ma non essere capace di sopportare la cecità, questo è triste.
Se l'ateismo si propagasse diventerebbe una religione non meno intollerante di quelle antiche.
L'intolleranza non produce che ipocriti o ribelli: quale funesta alternativa!
Molte grandi idee si sono perse perché le persone che le hanno avute non potevano sopportare di venire derise.