Uno che sia davvero in gamba, è difficile che sia una brava persona.
C'è una cosa che in prigione s'impara: mai pensare al momento della liberazione, altrimenti c'è da spaccarsi la testa nel muro. Pensare all'oggi, al domani, tutt'al più alla partita di calcio del sabato; ma mai più in là. Prendere il giorno come viene.
A meno che un critico abbia il coraggio di lodarti senza riserve, io dico, ignora il bastardo.
Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.
Chi è giovane non pensa mai a invecchiare.
Ti odiano perché si spaventano. Sanno che quando uno ha fame, la roba da mangiare se la piglia a tutt'i costi. Sanno che lasciare quella terra incolta è una bestemmia e che qualcuno finirà per pigliarsela.
Il duro lavoro senza talento è una vergogna, ma il talento senza il duro lavoro è una tragedia.
La tecnica a volte è la contraffazione del talento.
Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento. Fare ciò che è impossibile al talento è genio.
Il talento da solo vale poco. Ciò che separa il talentuoso dalla persona di successo è il duro lavoro.
Io coltivo una dottrina, alla quale non debbo molto, per la verità, ma tutto il poco che ho mai avuto, vale a dire, che con talento comune e perseveranza straordinaria, tutte le cose sono realizzabili.
Per quanto uno possa essere dotato di talento, non è affatto sicuro che avrà da mangiare a sufficienza, mentre uno che possiede intuito non avrà mai problemi a pagarsi il pranzo.
Nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.
L'avversità ha l'effetto di stimolare dei talenti che, in condizioni di prosperità, sarebbero rimasti dormienti.
Il talento può essere una trappola. La possibilità di scelta può confondere. E quel ch'è più pericoloso è il narcisismo. Ci si compiace del colpo miracoloso, si ricevono applausi, si finisce per giocare per gli altri, per il pubblico. È rischiosissimo.
La poesia viene alla luce tentandola e non prospettandola.