Così addio speranza, e con la speranza, paura addio, Addio rimorso: ogni bene a me è perduto: Male, sii tu il mio bene.
Forse Dio ha lanciato i dadi una volta di troppo e così ci ha fregati tutti.
L'infanzia mostra l'uomo, Come il mattino il giorno.
Lunga ed impervia è la strada che dal paradiso si snoda verso la luce.
È il nostro segreto: garbo e gentilezza!
Vana saggezza è tutto, e falsa filosofia.
Chi conosce gli uomini sa che il rimpianto di non aver commesso una cattiva azione redditizia è molto più comune del rimorso.
Fanciullezza: Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
Secondo una statistica dell'Istituto Italiano per le Ricerche sulla Formica (IIRF) il novantanove virgola nove per cento della popolazione non prova nessun rimorso dopo aver pestato una formica.
Sa che si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l'errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell'impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l'errore.
I rimorsi sono gli impulsi sadici del cristianesimo.
Il rimorso è, come un morso di un cane a una pietra, una sciocchezza.
Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nella sventura.
Rimorso, l'uovo fatale deposto dal piacere in ogni petto dove si è fatto il nido.
Il rimorso è legato a qualcosa avvenuto nel passato e su cui non possiamo più agire, quindi appartiene all'irreparabile.
Quando, in fondo al sonno, il rimorso s'infiamma, è in esso, inconscio, la coscienza: così si attua la violenza d'amore degli dei al tribunale dei cieli.
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