L'infanzia mostra l'uomo, Come il mattino il giorno.
Nessuna luce; piuttosto, visibili oscurità.
Lunga ed impervia è la strada che dal paradiso si snoda verso la luce.
Via, vane gioie illusorie Prole della follia, generate senza padre.
Milioni di creature spirituali si muovono non viste sulla terra, quando siamo svegli come quando dormiamo.
Scendi, Urania, dal ciel, se veramente tale, o diva, ti appelli. / Oltre l'Olimpo, ove l'ala di Pegaso non giunge, spinsi il forte mio vol, / la tua celeste voce seguendo.
Occorre consacrare la nostra vita ad acquistare lo spirito dell'infanzia, o a recuperarlo, se l'abbiamo conosciuto, poiché è un dono dell'infanzia che, per lo più, non sopravvive all'infanzia.
Nella filosofia odierna troviamo tutte le teorie infantili, ma senza quell'aspetto accattivante proprio di ciò che è infantile.
Ripensando alla mia infanzia, mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere. Naturalmente è stata un'infanzia infelice, sennò non ci sarebbe gusto.
Nessuna infanzia è priva di terrori.
Penso che tutti ci ricordiamo la nostra infanzia, è solo che talvolta non troviamo il giusto modo per accedere alla memoria che ad essa ci conduce.
Me lo diede papà, per i miei cinque anni. Disse: "L'infanzia finisce quando scopri che un giorno morirai".
Esiste sempre un momento nell'infanzia quando si aprono le porte e il futuro entra.
Se l'adulto rimpiange l'infanzia, è perché non la ricorda o perché la ricorda male.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.