Se mi guardo alle spalle, vedo più rimorsi che successi.— Dino Risi
Se mi guardo alle spalle, vedo più rimorsi che successi.
Un tale, accortosi che i cretini erano la maggioranza, pensò di fondare il partito dei cretini. Ma nessuno lo seguì. Allora cambiò nome al partito e lo chiamò partito degli intelligenti. E tutti i cretini lo seguirono.
Era un fallito riuscito.
L'ingiustizia dovrebbe essere uguale per tutti.
In ogni paese c'è una orrenda casa moderna. L'ha progettata un geometra, figlio del sindaco.
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto rimorso per quel che m'hai dato che è quasi ricordo, in odor di passato.
Alla fine la storia darà ragione a qualcuno e poi non dormirà per il rimorso.
Questo era un altro rimorso che non sarebbe mai riuscito a diventare un rimpianto.
Il rimorso è, come un morso di un cane a una pietra, una sciocchezza.
I rimorsi sono gli impulsi sadici del cristianesimo.
Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nella sventura.
Le vittime sono anch'esse colpevoli, se non altro dei nostri rimorsi.
Il rimorso non è mai per azioni che abbiamo commesso o che non abbiamo commesso; non è per ciò che facciamo; bensì per ciò che fummo, siamo e fatalmente saremo: non riguarda soltanto il passato, ma anche il futuro.
Chi conosce gli uomini sa che il rimpianto di non aver commesso una cattiva azione redditizia è molto più comune del rimorso.
Sa che si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l'errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell'impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l'errore.