Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.— John Steinbeck
Uno che medita un assassinio, se può sfogarsi in tempo, alle volte non lo commette più.
Forza e successo stanno al disopra della moralità, al disopra della critica.
Di tutti gli animali della creazione l'uomo è l'unico che beve senza avere sete, mangia senza avere fame e parla senza avere nulla da dire.
A meno che un critico abbia il coraggio di lodarti senza riserve, io dico, ignora il bastardo.
Ti odiano perché si spaventano. Sanno che quando uno ha fame, la roba da mangiare se la piglia a tutt'i costi. Sanno che lasciare quella terra incolta è una bestemmia e che qualcuno finirà per pigliarsela.
Di quale libertà godrebbero uomini e donne, se non fossero continuamente turlupinati e resi schiavi e tormentati dal sesso! Il solo inconveniente di questa libertà è che uno allora non è più un essere umano. È un mostro.
Chi uccide un uomo è un assassino. Chi uccide milioni di uomini è un conquistatore. Chi li uccide tutti è un Dio.
L'assassinio non ha mai cambiato la storia del mondo.
L'assassinio è sempre un errore: non bisognerebbe mai fare niente di cui non si possa parlare dopo pranzo.
L'assassinio è la forma estrema di censura.