La gloria è come le lucciole, che da lontano brillano ma viste da vicino non hanno né testa né luce.— John Webster
La gloria è come le lucciole, che da lontano brillano ma viste da vicino non hanno né testa né luce.
Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l'uomo può uscire di scena.
Perché non posso sposarmi? Non sono io a inventare, così, Nessun mondo né costume nuovo.
Dal coraggio nell'andare a cavallo vengono le prime scintille di una risoluzione crescente, che eleva l'anima ad azioni nobili.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
Morire non significa nulla, ma vivere sconfitti e senza gloria significa morire ogni giorno.
Quale rivale dovete combattere? Un marito! Non vi sentite umiliato di fronte a questa sola parola? Che vergogna se fallite! e quanta poca gloria nel successo!
Quanti addendi di crimini, di miseria, di schiavitù, occorrono per formare quel totale che si chiama la gloria.
I voli spaziali prima sulla Luna, poi su Marte, non è questo il più antico desiderio dell'uomo, la più grande speranza di gloria?
Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà.
Chi de la gloria è vago sol di virtù sia pago.
Recita la tua parte - in quello vi è la gloria.
Il mondo è il cortile da gioco di Dio e un riflesso della sua gloria.
La gente che sembra così gloriosa è tutta apparenza; sotto sotto sono come chiunque altro.