Perché non posso sposarmi? Non sono io a inventare, così, Nessun mondo né costume nuovo.— John Webster
Perché non posso sposarmi? Non sono io a inventare, così, Nessun mondo né costume nuovo.
Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l'uomo può uscire di scena.
Dal coraggio nell'andare a cavallo vengono le prime scintille di una risoluzione crescente, che eleva l'anima ad azioni nobili.
La gloria è come le lucciole, che da lontano brillano ma viste da vicino non hanno né testa né luce.
I matrimoni riusciti si fondano più sulle bugie ben dette che sulle reciproche fedeltà.
Sebbene il matrimonio faccia dell'uomo e della donna una carne sola, li lascia pur sempre due stolti.
Oggigiorno i matrimoni vanno in malora più per il buon senso del marito che per altro. Come sarebbe possibile a una donna essere felice con un uomo che insiste nel trattarla come se fosse un essere perfettamente ragionevole?
Per un uomo, il matrimonio significa rinunciare a quattro su cinque dei cassetti del comò; per una donna, rinunciare a quattro su cinque delle sue opinioni.
Il matrimonio è una specie di serra. Conduce a maturità strani peccati, e talvolta strane rinunce.
Un matrimonio dignitoso sarebbe solo quello in cui l'uno e l'altro avessero una vita indipendente, senza la fusione prodotta dalla comunità d'interessi che è imposta dalla necessità economica, e si assumessero in perfetta libertà la responsabilità l'uno dell'altro.
Così come si beccano i colombi si vorrebbero mordicchiar gli sposi.
Fragilità, il tuo nome è matrimonio.
Il matrimonio è un purgante variabile... Una scuola di tenerezza acida... Un monastero dell'umiltà consumata... Una palestra del limite... Colui che vi ha veramente resistito terrà duro in ogni situazione...
Che è un matrimonio, in tutti i paesi del mondo, per quanto premeditato, se non un getto di dadi?