Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l'uomo può uscire di scena.
Dal coraggio nell'andare a cavallo vengono le prime scintille di una risoluzione crescente, che eleva l'anima ad azioni nobili.
Perché non posso sposarmi? Non sono io a inventare, così, Nessun mondo né costume nuovo.
La gloria è come le lucciole, che da lontano brillano ma viste da vicino non hanno né testa né luce.
La morte non è forse altro che la nascita di un'anima.
Non ci si prepara alla morte. Ci si distacca dalla vita.
Mi scrive l'amica di Londra: "A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi.
La morte è una ladra che non si presenta mai di sorpresa.
La statistica ci segnala che possiamo contare in tutto su un venticinquemila giorni; qualche migliaio in più per qualcuno. Ma dopo non ce ne saranno altri. Per nessuno. Sì: anche per me che scrivo, anche per te che leggi sarà subito sera.
Non ho paura della morte: è la posta che stabiliamo per giocare al gioco della vita.
Vivere nuoce gravemente alla salute.
La morte viveva in me e mi abbandonò per andare a vivere in un altro corpo.
E' assai difficile, se non impossibile, trovare un morto con la faccia da stupido. Fra le conseguenze di ogni trapasso, questa la principale.
La morte dei giovani è un naufragio, quella dei vecchi un approdare al porto.
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