La gloria è una forma d'incomprensione; forse la peggiore.
È indiscutibile, per quanto misterioso, che la persona che concede un favore risulta in qualche modo superiore a quella che lo riceve.
Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio.
La morte rende preziosi e patetici gli uomini. Questi commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno.
Gli specchi, e la copula, sono abominevoli, perché moltiplicano il numero degli uomini.
Chi ha scorto l'universo, non può pensare a un uomo, alle sue meschine gioie o sventure, anche se quell'uomo è lui. Non gl'importa la sorte di quell'altro, non gli importa la sua azione, poiché egli ora è nessuno.
Né per la musica, né per la poesia, né per le arti figurative le donne, in verità, hanno realmente comprensione e sensibilità; ma è una mera scimmiottatura, ai fini della loro civetteria, se esse fingono e pretendono di averle.
Solo dall'oscurità può emergere la luce piena, per cui solo ciò che amo profondamente mi appare colmo di lati oscuri.
Le donne non le capisco. Sono tutte un bellissimo, fantastico mistero.
Non credo ai demoni. L'indifferenza e l'incomprensione possono creare cattiveria. Molto spesso quelle che sembrano persone maligne in realtà sono vittime di cattiverie.
Cosa ne sappiamo di come si imbriglia il potere del cielo?
L'uomo è infelice perché non sa di essere felice. Se qualcuno lo scoprisse diventerebbe immediatamente felice.
Spesse volte le più stupende opere filosofiche sono anche imputate di oscurità, non per colpa degli scrittori, ma per la profondità o la novità dei sentimenti da un lato, e dall'altro l'oscurità dell'intelletto di chi non li potrebbe comprendere in nessun modo.
Se le persone non fossero accecate dallo zelo religioso, si renderebbero conto delle imperfezioni delle loro guide spirituali, disprezzandole.
Alcune menti superiori non vengono riconosciute perché non vi sono standard con cui misurarle.
Di quante complesse incomprensioni è fatta la comprensione che gli altri hanno di noi.