La gloria è una forma d'incomprensione; forse la peggiore.— Jorge Luis Borges
La gloria è una forma d'incomprensione; forse la peggiore.
Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.
Il mondo è alcune tenere imprecisioni.
Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l'umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.
Con ogni addio impari. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse.
Un buon lettore è raro quanto un bravo scrittore.
Spero di essere stato oscuro.
Non capisco il senso del dare la mancia.
Noi ci costringiamo a non percepire il nostro abisso. Eppure, per tutta la vita, non facciamo altro che guardare giù, al nostro abisso fisico e psichico, pur senza percepirlo.
Né per la musica, né per la poesia, né per le arti figurative le donne, in verità, hanno realmente comprensione e sensibilità; ma è una mera scimmiottatura, ai fini della loro civetteria, se esse fingono e pretendono di averle.
Se le persone non fossero accecate dallo zelo religioso, si renderebbero conto delle imperfezioni delle loro guide spirituali, disprezzandole.
Se sei abbastanza lontano da qualcosa, ti sembra inspiegabile. Se ti avvicini, arrivi a un punto in cui ti sembra semplice. Ma se ti avvicini ancora, diventa inspiegabile di nuovo.
Gli inglesi sono difficili da capire quasi quanto i ricchi.
In un universo infinito, c'erano troppe cose che sfuggivano alla comprensione umana.
Nessun essere umano può capire veramente un altro, e nessuno può fare la felicità di un altro.
All'inizio anche la peggior tempesta non è altro che una nuvoletta all'orizzonte.