E' impossibile stabilire dove, e quando, è nata una fiaba.— Italo Calvino
E' impossibile stabilire dove, e quando, è nata una fiaba.
La carta geografica, insomma, anche se statica, presuppone un'idea narrativa, è concepita in funzione d'un itinerario, è un'Odissea.
L'umano arriva dove arriva l'amore; non ha confini se non quelli che gli diamo.
Ogni incontro di due esseri al mondo è uno sbranarsi. Vieni con me‚ io ho la conoscenza di questo male e sarai più sicura che con chiunque altro; perché io faccio del male come tutti lo fanno; ma‚ a differenza degli altri‚ io ho la mano sicura.
La fantasia è un posto dove ci piove dentro.
Tutto può cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro di sé come un mondo più esclusivo e definitivo del ventre materno.
Ci guardammo negli occhi: io vidi solo me, lei soltanto sé.
Non ho mai ben capito perché la gente si sposa. Il matrimonio è un'istituzione inventata.
Nella vita l'unica cosa certa è la morte, cioè l'unica cosa di cui non si può sapere nulla con certezza.
Io cerco di essere conciso, e risulto oscuro.
Neppure depurando con filtri e alambicchi l'esistenza si arriva a trovare una spiegazione, a darsi una verità.
La fede non si può comprendere; il massimo a cui si arriva è poter comprendere che non si può comprendere.
Tutto è incomprensibile perché è umano.
Mio padre non ha mai capito perché mio fratello Ridley prima e io poi volessimo frequentare la scuola d'arte.
Gli enigmi non si sciolgono; si sciogliessero, non sarebbero tali.
Nessuno si rende conto di vivere l'istante piú felice della propria vita nell'attimo in cui lo sta vivendo.