La fede non si può comprendere; il massimo a cui si arriva è poter comprendere che non si può comprendere.— Kierkegaard
La fede non si può comprendere; il massimo a cui si arriva è poter comprendere che non si può comprendere.
A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell'incontrarlo.
Grande è la fedeltà della donna soprattutto quando non è richiesta.
Lo scopo di questa vita è di essere portati al più alto grado di noia della vita.
La vita non è un problema da risolvere. È un mistero da vivere.
È proprio vero quello che dice la filosofia, che la vita deve essere compresa andando all'indietro. Ma non si deve dimenticare l'altra massima, che bisogna vivere andando avanti.
Fede significa non voler sapere quel che è vero.
La fede si sposta. La gente comincia a credere nel dio e finisce per credere nella struttura.
Se mi fanno una domanda sulla fede, e invece di dare risposte, riesco ad interrogarmi anche io. Ecco, un prete felice!
La fede aiuta a distinguere il bene e il male, a scegliere la via giusta nei momenti di difficoltà.
Noi ci limitiamo ad analizzare Gesù dal punto di vista storico, al pari di Alessandro Magno o Giulio Cesare, altre grandi figure che hanno cambiato il corso degli eventi: se davanti a questo la fede barcolla, povera fede.
Per il momento non c'è più conflitto tra uomini di ragione e uomini di fede. Siamo tutti in ginocchio.
Una fede: quanto è di più necessario all'uomo. Disgraziato colui che non crede in nulla.
Montagne di dubbio non spostano la fede.
La fede certamente ci dice quello che i sensi non possono, ma non il contrario di quello che vedono; è al di sopra, non contro di loro.
La fede non può essere perduta a causa di nessuna scienza, e le scienze che ci hanno insegnato non sono affatto diaboliche, come non lo è l'orologio a pendolo.