Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa.— Alberto Sordi
Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa.
La pennica è sacra: un'ora e mezza a letto ogni giorno dopo pranzo. Sto disteso e godo nel sentire i clacson in lontananza. Quelli della gente che sta in macchina, in coda, suda, si affanna. Io ridacchio fra me e me e penso: ma 'ndo annate?
Nei miei film io mi limito a riflettere le inquietudini di tutti noi, il pessimismo dilagante.
Roma è diventata un brutto parcheggio. È indecente il modo in cui viene degradata una delle più belle città del mondo.
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Gli italiani si governano da soli.
Fai attenzione, amico mio, a questa casa! È piacevole pensare che sotto questo tetto trovi riparo e maturi una folla di talenti.
Ho una casa fantastica. A soli 20 minuti dal centro. Col telefono.
La mia casa di campagna mi procura più grattacapi che una suocera isterica.
Quando una persona premurosa (ciao, mamma) cerca di pulire e voi non riuscite piú a trovare nulla.
"Casa, dolce casa" deve essere sicuramente stato scritto da uno scapolo.
La sua vita si svolge tra casa e chiesa... E vabbè, ma nel tragitto cosa succede?
Sul palco faccio l'amore con 25 mila persone. Poi torno a casa sola.
Casa mia è sempre piena di gente, ma mi rilassa.
Prima di sposarmi mi riusciva difficile rimanere fedele a una persona. Ora credo nel calore di una casa, nel rapporto formale. Quando sei innamorata, la fedeltà è facile.
Un ambiente domestico mi sembra essere il contesto adatto all'uomo. E certamente, una volta che un uomo inizia a trascurare i suoi doveri domestici, diviene terribilmente effeminato, e ciò mi dispiace. Rende gli uomini così attraenti.