Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
— Alberto Sordi
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La nostra interpretazione
La frase di Alberto Sordi riflette una condizione esistenziale caratterizzata da un'acquiescenza alla solitudine, ma non quella isolante e oppressiva tipica della giovinezza. Piuttosto, questa è mitigata dall'impegno nel lavoro che permea completamente la vita dell'autore. Questo implica una sorta di equilibrio tra l’isolamento fisico o emotivo e il coinvolgimento attivo nell'ambito professionale come mezzo per costruire un senso d'appartenenza ed evitare l'apatia che potrebbe derivarne. La citazione suggerisce quindi una visione positiva del lavoro non solo come fonte di sostentamento, ma anche come strumento essenziale nella creazione e nel mantenimento della propria identità personale.