È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza e metà di cattiveria.— José Saramago
È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza e metà di cattiveria.
La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l'umiltà, è piuttosto il suo eccesso.
È vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell'invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo.
Basta a te stesso fin che ce la fai, poi affidati a chi meriti, meglio a qualcuno che ti meriti.
Sapere dove è l'identità è una domanda senza risposta.
Oltre alla conversazione delle donne, sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita.
Il mondo gira come un pazzo intorno al male, nessuno fa mai niente per cambiarlo.
È facile essere ragionevoli se non si ama nessuno, neppure se stessi.
Se c'è un dio, penso che le persone più ragionevoli potrebbero convenire che è come minimo incompetente e forse, dico forse, non gliene frega un cazzo.
Sono cose che ti riguardano, quando brucia la casa del vicino.
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. E' così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte.
Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Non credo nei demoni. L'indifferenza e il malinteso possono creare situazioni malvagie. Il più delle volte le persone che sembrano impersonare il male sono in realtà vittime delle azioni del male.
Ogni specie di pessimismo e di nichilismo diventa nella mano del più forte soltanto un martello e uno strumento in più, per acquisire un nuovo paio di ali.
Un uomo che se ne frega del mondo, se trova sul serio l'affetto, il sacrificio, una qualunque di queste fregnacce, è suonato per sempre.
Non guardare gli uomini piccoli che ti girano intorno, ma guarda l'uomo grande che è in te.