In questa frasata, José Saramago esplora una metafora che critica le convenzioni sociali e la percezione comune dell'esperienza umana. Attraverso l'analogia delle cicale cantanti come un 'segatura invisibile', il pensatore portoghese suggerisce una profonda riflessione sulla natura del reale, spingendo i lettori a indagare oltre la superficie apparente della vita quotidiana per comprendere le verità più nascoste e cruciali. La sua immagine evoca un'idea di critica sociale sottile: mentre molti potrebbero considerare il canto delle cicale come una semplice manifestazione naturale, Saramago ci invita a vedere oltre l'apparenza evidente per riconoscere le sfide e i cambiamenti in atto. Questo pensiero richiede un'attenzione attiva alla realtà che va al di là del consenso collettivo o della percezione superficiale, esortando gli individui a essere più critici nei confronti delle loro esperienze quotidiane.