A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell'eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero.
— Alda Merini
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La nostra interpretazione
Alda Merini celebra le atmosfere intime e trasgressive delle osterie, quelle luoghi dove la vita si manifesta nella sua più genuina espressione attraverso il canto e l'allegria collettiva. Il poeta rivela una passione per gli anfratti bui di questi locali notturni che diventano spazio privilegiato dell'umanità nel suo vivere intimo, dove la gente si abbandona senza pudori all'eccesso emotivo e alla liberazione dei sentimenti. La menzione del vino profondo suggerisce una connessione con l'introspezione e il volgersi verso un livello di pensiero più elevato ed estatico, dove la mente si libera per esultare in un mondo magico creato dalla convivenza e dall'arte dell'incontro. Questa citazione evoca quindi una dimensione poetica della vita notturna urbana, che va oltre il semplice godimento del bere: diventa uno spazio di rivelazione interiore ed estetizzazione delle emozioni.