Vivrò per sempre o morirò cercando di riuscirci.
Come si fa ad adorare un essere supremo che ha ritenuto necessario includere nel suo divino piano della creazione il flemmone e la carie dentaria?
Egli era un uomo che si era fatto da sé e che doveva la sua mancanza di successo a nessuno.
Il successo e il fallimento sono entrambi difficili da sopportare. Insieme al successo arrivano le droghe, il divorzio, l'adulterio, la prepotenza, i viaggi, la meditazione, le medicine, la depressione, la nevrosi e il suicidio. Con il fallimento viene il fallimento.
Il destino è una buona cosa da accettare quando ti viene incontro. Quando non è così, non chiamarlo destino; chiamalo ingiustizia, tradimento, o semplicemente cattiva fortuna.
Il limite più grande che ho accettato è quello di essere vivo. Non ho 'deciso' di essere vivo.
Dicevano gli argonauti che navigare è necessario, ma che non è necessario vivere. Noi, argonauti della sensibilità malata, diciamo che sentire è necessario, ma che non è necessario vivere.
Gli esseri spirituali hanno per gli aspetti pratici della vita il medesimo atteggiamento degli ignoranti per i libri: non ne capiscono niente.
Per poter ben morire bisogna avere imparato a ben vivere.
Viviamo in un mondo di cose e il nostro unico legame con loro è che sappiamo come manipolarle o consumarle.
Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.
Non vivere come se tu avessi ancora diecimila anni da vivere. Il fato incombe su di te. Finché vivi, finché ti è possibile, diventa buono.
Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a vivere.
Vivere è far vivere l'assurdo.
Io vivo per dominare la vita, non per essere schiavo.
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