La povertà è la matrigna del genio.— Josh Billings
La povertà è la matrigna del genio.
L'amicizia è come terracotta, una volta rotta si può aggiustare. L'amore è come uno specchio, una volta infranto se ne provoca la fine.
Il sapere dorme e russa nelle biblioteche, ma la saggezza è ovunque, ben desta, in punta di piedi.
L'esperienza è una scuola dove un uomo impara che grosso idiota è stato.
L'esperienza aumenta la nostra saggezza ma non riduce le nostre follie.
L'amore guarda attraverso un telescopio; l'invidia, attraverso un microscopio.
La povertà non è un peccato.
Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.
L'aspetto più atroce della povertà è costituito dal fatto che rende ridicoli.
Per ogni povero che impallidisce di fame, c'è un ricco che impallidisce di paura.
L'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia.
Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria, poi rientrava in casa e diceva: spiacente ma Babbo Natale si è suicidato.
Non chi ha poco è povero, ma chi desidera più di quello che ha.
I poveri hanno un grande potenziale evangelizzatore da darvi.
Quando i ricchi furfanti hanno bisogno di quelli poveri, quelli poveri possono fare il prezzo che vogliono.
È il povero che conta le sue pecore.