Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti.
Siamo sulla Terra per ridere. Non potremo più farlo in purgatorio o all'inferno. E in paradiso sarebbe sconveniente.
L'amore è come una clessidra: quando si riempie il cuore, si svuota il cervello.
Se dovessi rivivere di nuovo la mia vita, la vorrei così com'è stata. Solo che vorrei avere un po' di più gli occhi aperti.
La vita dell'intelletto sta alla realtà come la geometria sta alla architettura.
Di certo la medicina ha solo le speranze fallaci che ci dà.
L'atto di scrivere tende, per sé stesso, a logicizzare il pensiero.
Io so soltanto che preferirei parlare con te, ma siccome sono costretto a scrivere perché sei distante un milione di chilometri... allora devo scrivere qualunque cosa, qualunque cosa o tutto, così come viene.
Quando un matematico o un filosofo scrivono con nebbiosa profondità, dicono qualche sciocchezza: su questo non c'è pericolo di sbagliare.
Scrivere è un po' come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso.
Bisognerebbe scrivere ogni volta come si scrivesse per la prima e per l'ultima volta. Dire quanto sarebbe giusto per un congedo e dirlo così bene come per un debutto.
Uno stile casto e lucido è indicativo degli stessi tratti personali dell'autore.
Nessuno che non fosse uno stupido ha mai scritto per ragioni diverse che per far quattrini.
Scrivere è leggere in sé stessi.
Non si è veramente vigili e consapevoli se non si scrive.
Scrivere mi consente di rimanere integra e di non perdere pezzi lungo il cammino.