La scienza è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità.— Jules Verne
La scienza è fatta di errori, ma di errori che è bene commettere perché a poco a poco conducono alla verità.
Con i sottomarini non vi saranno più battaglie navali e le navi da guerra non saranno più necessarie. E poichè si continuano a inventare strumenti di guerra sempre più perfezionati e micidiali la guerra stessa diventerà impossibile.
Meno comodità si hanno e meno bisogni si hanno, meno bisogni si hanno e più si è felici.
Era un uomo che doveva aver viaggiato dappertutto, per lo meno con la mente.
Alcune strade portano piu' ad un destino che a una destinazione.
Se dovessimo contare sull'imparzialità degli scienziati, la scienza, perfino la scienza naturale, sarebbe impossibile.
Le scienze naturali, come pure le scienze sociali, partono sempre da problemi, da ciò che in qualche modo suscita la nostra meraviglia, come dicevano i filosofi greci.
Vi è un solo mezzo per far progredire la scienza: dar torto alla scienza già costituita.
A perenne vanto della scienza sta il fatto che essa, agendo sulla mente umana, ha vinto l'insicurezza dell'uomo di fronte a se stesso e alla natura.
La scienza è un modo per denunciare i bluff di coloro che avanzano pretese infondate di sapere. È un baluardo contro l'esoterismo, contro la superstizione, contro la religione applicata a sproposito. Se siamo fedeli ai suoi valori, può aiutarci a smascherare la menzogna.
Il prete conosce soltanto un unico grande pericolo: questo è la scienza, la sana nozione di causa ed effetto.
La scienza è sempre imperfetta. Ogni volta che risolve un problema, ne crea almeno dieci nuovi.
Io credo che tutti gli scienziati autentici abbiano considerato se stessi come Newton: sapevano che non sappiamo nulla, a anche che nel campo già coltivato della scienza tutto è incerto.
La scienza che esita a dimenticare i suoi fondatori è perduta.
La scienza è o dovrebbe cercare di essere avalutativa, dare delle analisi più che dei giudizi di valore; il suo compito è quello di impostare correttamente l'equazione, che poi ognuno è chiamato a risolvere secondo i propri dei, i propri principi e i propri valori.