Che cos'è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.— Karl Kraus
Che cos'è uno storico? Uno che scrive troppo male per poter collaborare a un quotidiano.
Ciò che nello sciovinismo non è simpatico non è tanto l'avversione per le altre nazioni quanto l'amore per la propria.
L'umanità è diventata isterica nel Medioevo perché ha malamente represso le impressioni sessuali della sua adolescenza greca.
Tradurre in un'altra lingua un'opera della lingua vuol dire che uno si toglie la pelle, passa il confine e là indossa il costume del paese.
Chi sa che succede in casa nostra, quando le stanze sono vuote? Certo non potremo sapere se ci sono gli spiriti. Perché proprio nel momento in cui comincia il sapere sono già stati scacciati.
Il valore della cultura si rivela nel modo più chiaro quando una persona colta prende la parola a proposito di un problema che sta fuori dall'ambito della sua cultura.
La storia sarà gentile con me, poiché intendo scriverla.
La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
Una burla che i vivi giuocano ai morti.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità.
Secondo quello che so della Storia, vedo che il genere umano non potrà mai fare a meno di capri espiatori.
Se guardiamo alla storia delle altre nazioni, antiche o moderne, non si trova esempio di una crescita così rapida, così gigantesca, di un popolo così prospero e felice.
In realtà non c'è nessuna storia dell'umanità, c'è soltanto un numero illimitato di storie, che riguardano tutti i possibili aspetti della vita umana. E uno di questi è il potere politico.
Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.
La risposta tradizionale alla domanda "Chi possiede la storia?" è sempre stata "i vincitori", sebbene gli USA "possiedano" la storia della guerra vietnamita nonostante l'abbiano persa.
Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze?