La diplomazia è una partita a scacchi in cui si dà scacco matto ai popoli.
Essere appariscenti vuol dire diventare zimbello degli ubriaconi. Questi, altrimenti derisi, si considerano ancora ragionevoli e superiori di fronte alla eccentricità capelluta.
Il linguaggio ha attaccato la muffa alle cose. L'epoca puzza già di frase fatta.
Chi elogia la nostra giustizia, somiglia terribilmente a quella persona che cercava di consolare una vedova il cui marito era morto per una grave forma di polmonite, dicendole per tranquillizzarla che "forse non era andata poi tanto male".
Esiste una originalità per difetto che non è in grado di librarsi sino alla banalità.
Lo sport è figlio della democrazia, e contribuisce per proprio conto all'istupidimento della famiglia.
Un diplomatico di questi tempi non è altro che un capocameriere a cui è permesso sedersi di tanto in tanto.
Diplomazia: La patriottica arte di mentire per il proprio paese.
La diplomazia rassomiglia ad un incontro di pugilato con guanti glacé nel quale il suono del gong viene sostituito dal cin cin dei bicchieri di champagne.
La diplomazia è l'arte di permettere a qualcuno di fare a modo tuo.
I diplomatici sono utili solo nel bel tempo. Appena comincia a piovere affogano in una goccia.
La diplomazia è la continuazione della guerra con altri mezzi.
Diplomazia: l'arte di fingere di non fingere.
Diplomazia. L'arte patriottica di mentire per il proprio paese.
Un diplomatico è colui che ricorda sempre il compleanno di una donna e mai la sua età.
Metà dell'arte della diplomazia consiste nel non dire nulla, specialmente quando stiamo parlando.