Personalità della donna è l'inconsistenza nobilitata dall'incoscienza.— Karl Kraus
Personalità della donna è l'inconsistenza nobilitata dall'incoscienza.
Il mio inconscio conosce più cose sulla coscienza dello psicologo di quanto la sua coscienza conosca del mio inconscio.
Quando i diritti dell'uomo non c'erano ancora, li aveva il privilegiato. Questo era inumano. Poi fu stabilita l'eguaglianza, in quanto si tolsero al privilegiato i diritti dell'uomo.
Ci sono due specie di scrittori. Quelli che lo sono, e quelli che non lo sono. Nei primi forma e contenuto stanno insieme come anima e corpo, negli altri forma e contenuto vanno insieme come corpo e vestito.
L'astinenza si vendica sempre. Nell'uno produce pustole, nell'altro leggi sul sesso.
L'erotismo sta alla sessualità come il guadagno alla perdita.
Un attore è totalmente vulnerabile. La sua totale personalità è esposta a giudizio critico... il suo intelletto, il suo portamento, la sua dizione, la sua intera apparizione. In breve, il suo ego.
Tutti quelli che mi hanno incontrato si sono appassionati a me.
La libertà positiva consiste nell'attività spontanea della personalità totale.
Una personalità non è altro che un errore che dura.
Affidati al messaggio del maestro, non alla sua personalità. Affidati al senso, non alle parole. Affidati al senso reale, non a quello temporaneo. Affidati alla tua mente di saggezza, non a quella ordinaria che giudica.
Non abbiamo una personalità sola, abbiamo tante personalità che convivono fra di loro sotto la guida di un io egemone.
Senza personalità creatrici capaci di pensare e giudicare liberamente, lo sviluppo della società in senso progressivo è altrettanto poco immaginabile quanto lo sviluppo della personalità individuale senza l'ausilio vivificatore della società.
Quello che qualifichiamo per insincerità non è altro che un metodo col quale uno riesce a moltiplicare la propria personalità.
Recitare consiste nell'assorbire le personalità di altre persone e nell'aggiungervi parte della propria esperienza.
Nel film "La schiava io ce l'ho e tu no", mi divertivo ad interpretare un uomo privo di personalità, apparentemente trionfatore, ma in effetti vittima delle donne: uno standard degli anni Settanta.