C'è una oscura regione della terra che manda per il mondo degli esploratori.
Poiché la legge proibisce di tenere in casa animali selvaggi e gli animali domestici non mi danno alcuna soddisfazione, preferisco non sposarmi.
Il pensiero ha ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
Spiegare l'inconscio è un bel compito per la coscienza. L'inconscio non fa sforzi e al massimo riesce a confondere la coscienza.
La morale è la tendenza a buttare via il bambino con l'acqua del bagno.
Una relazione amorosa che non restò senza conseguenze. Lui mise al mondo un'opera.
Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.
Non è un viaggio, tutti i viaggi finiscono ma noi andiamo avanti, il mondo gira e noi giriamo assieme a lui, i progetti svaniscono, i sogni prendono il sopravvento, ma ovunque vada ci sei tu, la mia sorte, il mio destino, la mia fortuna.
Questa sì che era vita: girare, fermarsi e poi proseguire, sempre seguendo il nastro bianco che si snodava lungo la costa sinuosa, liberandosi di ogni tensione, una sigaretta dopo l'altra, e cercando invano delle risposte nell'enigmatico cielo del deserto.
Invece di riportare 1.600 piante, potremmo tornare dai nostri viaggi con una collezione di piccoli pensieri, che migliorano la vita.
Ho attraversato mari, ho lasciato dietro di me città, ho seguito le sorgenti dei fiumi e mi sono immerso nelle foreste. Non ho mai potuto tornare indietro, esattamente come un disco non può girare al contrario. E tutto ciò a cosa mi stava conducendo? A questo preciso istante.
Per il nomade il movimento è moralità. Senza movimento i suoi animali morirebbero.
Se si rifiuta il cibo, si ignorano i costumi, si ha paura della religione, e si evita la gente, allora sarebbe stato meglio stare a casa.
Viaggiare non è altro che una seccatura: di problemi ce ne sono sempre più che a sufficienza dove sei.
Mi sento cittadina del mondo, la mia mente è aperta e desiderosa di assorbire concetti di 1000 culture diverse, imparando e crescendo anche attraverso i miei viaggi.
Ho fatto l'attore per venticinque anni, sempre con la valigia in mano tra un palco teatrale e il set di un film.