Le pene servono a spaventare coloro che non vogliono commettere peccati.— Karl Kraus
Le pene servono a spaventare coloro che non vogliono commettere peccati.
La differenza tra gli psichiatri e gli altri psicopatici è un po' come il rapporto tra follia convessa e follia concava.
Chi dà le sue opinioni non può farsi cogliere in contraddizione. Chi ha dei pensieri pensa anche in mezzo alle contraddizioni.
Il contenuto di una donna si coglie presto. Ma prima di penetrare fino alla superficie!
Bisogna leggere due volte tutti gli scrittori, i buoni e i cattivi. Si riconosceranno i primi, si smaschereranno i secondi.
L'erotismo sta alla sessualità come il guadagno alla perdita.
La pena più tremenda è portare in cuore, notte e giorno, il testimone delle proprie colpe.
Quanto la pena sarà più pronta e più vicina al delitto commesso, ella sarà tanto più giusta e tanto più utile.
Non bisogna immaginare Dio né troppo buono né cattivo. La giustizia si trova tra l'eccesso di clemenza e la crudeltà; così come le pene limitate stanno tra l'impunità e le pene eterne.
Alla pena di morte si può sostituire come cerimonia compensatrice finalmente incruenta la maledizione pubblica.
Se si vuole abolire la pena di morte, che comincino, in questo caso, i signori assassini.
Perchè ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle leggi.
I corpi li unisce il piacere, le anime la pena.
Soltanto i despoti sostengono che la pena di morte è un attributo necessario all'autorità. Il popolo sovrano un giorno l'abolirà.
Penso che la pena capitale funzioni alla grande. Ogni assassino che si uccide non torna più a uccidere.
La pena di morte diviene uno spettacolo per la maggior parte e un oggetto di compassione mista di sdegno per alcuni; ambidue questi sentimenti occupano più l'animo degli spettatori che non il salutare terrore che la legge pretende inspirare.