Se si vuole abolire la pena di morte, che comincino, in questo caso, i signori assassini.— Alphonse Karr
Se si vuole abolire la pena di morte, che comincino, in questo caso, i signori assassini.
L'amore è tutto in colui che ama, l'amato non è che un pretesto.
Due amanti silenziosi somigliano a due arpe con lo stesso diapason e pronte a confondere le voci in una divina armonia.
Una vita senza amore è come un prato senza fiori, come un fiore senza bellezza e senza profumo.
Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Quando due donne si incontrano, ciascuna con un'occhiata vede subito tutti i particolari dell'abbigliamento e delle armi della nemica e tutte e due si voltano per gettare ancora uno sguardo. Ciascuna ha esaminato nell'altra soprattutto ciò che ella ha in sé.
Non bisogna immaginare Dio né troppo buono né cattivo. La giustizia si trova tra l'eccesso di clemenza e la crudeltà; così come le pene limitate stanno tra l'impunità e le pene eterne.
Soltanto i despoti sostengono che la pena di morte è un attributo necessario all'autorità. Il popolo sovrano un giorno l'abolirà.
Le pene servono a spaventare coloro che non vogliono commettere peccati.
La pena di morte, oltre che non cura la emendazione della vittima, spegne una vita, non le importa se depravata o santificata dalla sventura, e le basta ad altrui spavento un capo mozzo o un cadavere appeso.
La pena di morte diviene uno spettacolo per la maggior parte e un oggetto di compassione mista di sdegno per alcuni; ambidue questi sentimenti occupano più l'animo degli spettatori che non il salutare terrore che la legge pretende inspirare.
La pena più tremenda è portare in cuore, notte e giorno, il testimone delle proprie colpe.
Perchè ogni pena non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle leggi.
Penso che la pena capitale funzioni alla grande. Ogni assassino che si uccide non torna più a uccidere.
Alla pena di morte si può sostituire come cerimonia compensatrice finalmente incruenta la maledizione pubblica.
Quanto la pena sarà più pronta e più vicina al delitto commesso, ella sarà tanto più giusta e tanto più utile.