La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo.
Il più delle volte un'aria di dolcezza o fierezza in una donna, non significa che essa sia dolce o fiera: è semplicemente un modo d'esser bella.
C'è in ogni paese qualche cosa di troppo, gli abitanti.
Con l'immaginazione e con gli ostacoli si può sempre adorare una donna, non è altrettanto facile amarla.
Le donne hanno un'inclinazione naturale per tutto ciò che è bello, elegante, scintillante e ricco; è un gusto al quale occorre attribuire i più grandi progressi dell'industria e dell'arte.
Finché si odia si ama ancora.
Le donne apprezzano la crudeltà più di qualunque altra cosa. E amano esserne dominate.
Le donne sono tante serrature in cerca di una chiave.
Le donne somigliano ai minorenni, vivono delle loro speranze.
Una bella donna non è colei di cui si lodano le belle gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti.
La donna che ama un po' e che resiste, non ama abbastanza, e quella che ama abbastanza e che resiste sa di essere meno amata.
Chi perde una donna non sa quello che guadagna.
Le donne rovinano ogni romanzo col desiderio di perpetuarlo in eterno.
I sessi si illudono l'uno a riguardo dell'altro: e ciò fa sì che in fondo essi onorano e amano soltanto se stessi. Così l'uomo vuole la donna mansueta, ma proprio la donna è "essenzialmente" non mansueta, a somiglianza del gatto, per quanto si sia esercitata ad assumere un'apparenza mansueta.
Ogni donna vuol essere amata e capita, ma soprattutto sposata.
Pensate quel che una donna deve immolare quando ama. Libertà, tranquillità, attraenti moti di un'anima libera, civetteria, spassi, piaceri: vi perde tutto.