Fare turismo è viaggiare molto lontano in cerca del desiderio di tornare a casa.— Georges Elgozy
Fare turismo è viaggiare molto lontano in cerca del desiderio di tornare a casa.
Castità: il piacere di non godere.
Falso problema: problema che dispensa di cercare una vera soluzione.
Arte oratoria: arte di dire il minimo di cose col massimo di parole.
Quotidiano: tessuto di sciocchezze, scritto, stampato e venduto in meno di qualche ora; quindi letto, gettato e dimenticato in meno di qualche minuto.
Tutto considerato, ci sono due specie di uomini nel mondo: quelli che restano a casa loro e gli altri.
Perché un pretesto per tornare bisogna sempre seminarselo dietro, quando si parte.
La conclusione di tutte le nostre ricerche sarà di arrivare dove eravamo partiti e di conoscere il posto per la prima volta.
Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore s'espone al vento della paura.
Dovunque noi siamo, è una tappa nel nostro viaggio verso qualche altro posto, e qualsiasi cosa facciamo, è solo in preparazione al fare qualcos'altro che sarà diverso.
Se incontri un viandante non chiedergli da dove viene: domanda dove sta andando.
Non c'è uomo più completo di colui che ha viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita.
In Italia si viaggia gratis in prima classe; con riduzione, in seconda. In terza si paga la tariffa intera, proporzionalmente più alta di quella che pagherebbero le altre classi, se le altre la pagassero mai interamente.
La cosa più importante da mettere in valigia è un libro: probabilmente nessun compagno di viaggio sarà più generoso, originale, vivace e socievole. Penne e taccuini, naturalmente.
Viaggiare! Perdere paesi! Essere altro costantemente perché l'anima non abbia radici! Andare avanti, inseguire l'assenza di avere un fine e dell'ansia di raggiungerlo.