La prima condizione della libertà di stampa consiste nel non essere un mestiere.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Ci sono dei treni non puntuali che non sanno abituarsi ad attenersi ai loro ritardi.
Per l'uomo lo specchio serve solo alla sua vanità; la donna ne ha bisogno per assicurarsi della propria personalità.
La donna prende uno per tutti, l'uomo tutte per una.
Tutte le più grosse bestialità avvengono di mattina: l'uomo si dovrebbe svegliare solo quando terminato l'orario d'ufficio.
C'è molto da dire a favore del giornalismo moderno. Offrendoci le opinioni degli incolti ci tiene in contatto con l'ignoranza della comunità. Facendo la cronaca meticolosa degli avvenimenti correnti della vita contemporanea, ci dimostra quanto poca importanza abbiano in realtà tali avvenimenti.
Giornalisti. Chi si salverà da questi cuochi della realtà?
Il giornalismo è un mestiere che amo, quindi anche i sacrifici mi sembrano tollerabili.
La stampa non è l'opinione pubblica.
Nel giornalismo c'è questo di buono: ciò che è scritto oggi è dimenticato domani.
Tu dici che Hailè Selassiè era un dittatore... allora io ti chiedo: è vero che gli italiani mangiano solo pizza e sono tutti mafiosi? Perché è questo ciò che scrivono i giornali. Non credere a tutto quello che i giornali scrivono.
Voglio fare qualcosa per altre persone usando il giornalismo.
Sono la personificazione del rischio. Sono solo una giornalista curiosa.
Grande è il giornalismo. Un abile direttore di giornale non è il governatore del mondo, essendo uno di coloro che lo persuadono?
Per i giornalisti, la lettura dei giornali è un'attività indispensabile e la rassegna stampa uno strumento di lavoro: per sapere cosa dire occorre sapere cosa hanno detto gli altri. E' questo uno dei meccanismi attraverso i quali si genera l'omogeneità dei prodotti proposti.