Per poter educare, bisogna amare.— Karol Wojtyla
Per poter educare, bisogna amare.
Sono venuto per esprimervi la mia affezione e la mia stima per la vostra antica città, a cui sovrasta la famosa Acropoli, che già formò l'orgoglio del fiero popolo degli Ernici, e oggi costituisce una rara testimonianza della più perfetta costruzione ciclopica conservata in Italia.
L'uomo è un essere transitorio. È in questo pellegrinaggio della vita, la religione aiuta l'uomo a vivere in modo tale da raggiungere il proprio fine.
La fede è un contatto col mistero di Dio. Maria costantemente, quotidianamente è in contatto con l'ineffabile mistero di Dio che si è fatto uomo, mistero che supera tutto ciò che è stato rivelato nell'Antica Alleanza.
Ogni autentica preghiera è suscitata dallo Spirito Santo, il quale è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo.
In definitiva, la pace si riduce al rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo ‐ opera di giustizia è la pace ‐ mentre la guerra nasce dalla violazione di questi diritti.
Tutta l'educazione proviene dalla madre.
L'unico periodo in cui la mia educazione si è interrotta è stato quando andavo a scuola.
Principio sommo di ogni educazione: che si dia del cibo soltanto a chi ne ha fame!
La buona educazione non sta nel non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel non mostrare di accorgersi se un altro lo fa.
Gli spartani rendono i fanciulli bestiali con le eccessive fatiche.
L'educazione consiste nel darci delle idee, la buona educazione nel metterle in proporzione.
L'educazione ha due scopi, da una parte forma lo spirito, dall'altra prepara il cittadino. Gli ateniesi si fissarono sul primo, gli spartani sull'altro. Gli spartani vinsero, ma gli ateniesi furono ricordati.
Tre magiche parole - non possiamo permettercelo - dovrebbero far parte dell'educazione di ogni ragazzo.
Forse il risultato più apprezzabile di tutta l'educazione e la capacità di fare ciò che va fatto nel momento in cui è necessario che venga fatto, sia che piaccia o no. È la prima lezione che dovrebbe essere appresa ma probabilmente è l'ultima che una persona impara veramente.
È questione di buona educazione rispondere alle lettere entro un tempo ragionevole, quanto rispondere a un inchino immediatamente.