L'Italia è un'espressione geografica.— Klemens von Metternich
L'Italia è un'espressione geografica.
Sapete quello che spesso mi disturba in una relazione come la nostra? Il pensiero che un indiscreto lettore possa trovare che le mie lettere sono simili, all'eccesso, a quelle di tutti gli innamorati.
Tutto è semplice nel sentimento che provo, come in tutto quello che dura, tutto quello che resiste al tempo, all'assenza, agli ostacoli. Questo è il legame che ci unisce.
Sapete quello che costruisce il fascino inesprimibile che possedete ai miei occhi? È che mi comprendete.
La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle.
Ho venti difetti, ma la presunzione non è fra questi venti.
In Italia, tutti sono estremisti per prudenza.
Gl'italiani non hanno costumi; essi hanno delle usanze.
Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori.
In Italia per trecento anni sotto i Borgia ci sono stati guerra, terrore, criminalità, spargimenti di sangue. Ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo, il Rinascimento. In Svizzera vivevano in amore fraterno, avevano 500 anni di pace e di democrazia. E cosa hanno prodotto? L'orologio a cucù.
L'Italia conta oltre 50 milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico.
Questa è l'Italia sacra agli Dei.
L'Italia non è democratica né aristocratica. È anarchica.
Gli italiani sono singoli geni che formano, tutti insieme, un popolo politicamente disordinato e immaturo. Una collettività talmente sorprendente da rendere problematico un giudizio complessivo.
Una qualità degli italiani è quella di volare in soccorso dei vincitori.
È tempo che anche l'Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.