Imparare ad aver paura è una lezione che non ha prezzo.
Vincere non è solo tagliare il traguardo per primi.
I più grandi campioni hanno sempre fatto la differenza col cuore.
Il ciclismo è come la vita, non ci sono formule matematiche quando sei davanti ad un avversario. Si tratta di saper soffrire più di lui, i più grandi campioni hanno sempre fatto la differenza col cuore.
Se hai paura di cadere dalla bicicletta, non ci salirai mai.
Tutto è possibile. Possono dirti che hai il 90% di possibilità, o il 50%, oppure l'1%, ma ci devi credere. E devi lottare.
Una vita vissuta nella paura è una vita vissuta a metà.
L'assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest'ultima è in se stessa un segno di paura. L'assenza di paura presuppone la calma e la pace dell'anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.
Ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura.
L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.
Accade invariabilmente che il punto di partenza della saggezza sia la paura.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d'azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
La paura è un meccanismo di difesa che ci permette di avere coscienza di un pericolo e quindi di mettere in atto risposte per evitarne le conseguenze.
Impara a ridere dei tuoi fallimenti e delle tue paure, non ne proverai più paura e sarai stimato dagli altri.
Se tu permetti alla tua luce di splendere, tu inconsciamente dai agli altri il permesso di fare lo stesso. Così tu sei liberato dalle tue paure, la tua presenza automaticamente libera gli altri.
Esistono paure quante se ne possono inventare.