Forse lei avrebbe proibito Internet per tenere aperte le biblioteche.— Lawrence Robertson
Forse lei avrebbe proibito Internet per tenere aperte le biblioteche.
Io appartengo a una generazione che usa ancora la penna stilografica, ma devo riconoscere che Internet è un mondo affascinante.
Stupido internet: serve solo a risucchiare gli esseri umani via dalla realtà.
Internet è finito. Tutti questi computer e gadget digitali che si usano per ascoltare la musica non fanno bene alla musica stessa. Ci riempiamo la testa con dei numeri. La canzone di un album non è semplicemente un numero nella tracklist. Le canzoni hanno un loro titolo e un autore.
Connessione e condivisione di rete non si identificano con 'incontro', che è un'esperienza molto impegnativa a livello di relazione.
Durante la mia permanenza al Congresso, ho preso l'iniziativa ed ho dato il via alla creazione di Internet.
Divenute entità disincarnate, le persone hanno sempre più bisogno di una tutela del loro «corpo elettronico».
L'apertura verso un diritto a Internet rafforza indirettamente, ma in modo evidente, il principio di neutralità della rete e la considerazione della conoscenza in rete come bene comune, al quale deve essere sempre possibile l'accesso.
La maggior parte dei blog ha un unico lettore, il blogger.
Il pubblico ama lo status quo. Vuole sentirsi dire che tutto è più o meno ok. Non discute la fonte delle notizie. Ci sono un sacco di informazioni là fuori, su internet. Però devi volerle cercare.
Per carità esci dalla virtualità.