La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.— Leo Longanesi
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Alla storia non si chiede né il numero dei morti né il costo delle grandi imprese!
Un popolo buono a niente è capace di tutto.
I generali non sanno che le battaglia le vincono gli storici.
I difetti degli altri assomigliano troppo ai nostri.
L'intellettuale è un signore che fa rilegare i libri che non ha letto.
Quando rifletto su di me e sui miei metodi intellettuali, mi sembra quasi che il dono della fantasia mi sia servito più della capacità di impadronirmi della conoscenza assoluta.
Abbiamo sempre la tendenza a fantasticare sulle cose che non esistono, senza vedere le grandi lezioni che si rivelano ai nostri occhi.
Adesso mi sembra questa la realtà, e il mondo reale la fantasia.
L'unica salvezza deve esser cercata nella fantasia.
La fantasia è la figlia diletta della libertà.
La fantasia mi carica di emozioni, di desideri, di speranze. Tutte le donne dovrebbero scrivere per liberarsi dei fardelli che durante il tragitto non riescono a perdere.
Nei regni aperti della fantasia echeggiano suoni vibranti di mondi più nuovi intatti mondi felici.
E se le fantasie nostre son basse a tanta altezza, non è maraviglia ché sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse.
Lasciare una donna amata è segno si fantasia esaurita.
Nelle mie fantasie del sottosuolo non mi sono mai figurato l'amore se non come una lotta, che facevo cominciare sempre dall'odio e finire con l'asservimento morale.