La semplicità è la principale condizione della bellezza morale.— Lev Tolstoj
La semplicità è la principale condizione della bellezza morale.
La morte è orribile solo per colui che non crede in Dio, oppure crede in un Dio malvagio, il che è la stessa cosa. Per colui che crede in Dio, nella sua bontà e vive in questa vita secondo la sua legge ed ha sperimentato questa sua bontà, per costui la morte è solo un passaggio.
Il mondo degli esseri viventi è un solo organismo. La stessa vita generale di questo organismo non è Dio, ma è solo una delle Sue manifestazioni, come il nostro pianeta è una parte del sistema solare che a sua volta fa parte di un altro sistema più grande e così via.
Come non si può spegnere il fuoco con il fuoco, né asciugare l'acqua con l'acqua, così non si può eliminare la violenza con la violenza.
Non v'è grandezza dove non vi sono semplicità, bontà e verità.
Aveva perfettamente assimilato i principi di quella gerarchia non scritta che tanto gli era piaciuta a Olmütz e in base alla quale un alfiere può stare, senza possibilità di confronto, più in alto di un generale.
L'umiltà e la semplicità sono le due vere sorgenti della bellezza.
La perfetta semplicità è inconsapevolmente audace.
Il facile è difficilissimo. Il semplice è complicatissimo.
A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato.
L'ovvio é quel che non si vede mai, finchè qualcuno non lo esprime con la massima semplicità.
Ci sono occasioni nella vita in cui la verità e la semplicità sono il più abile maneggio.
Bisogna scrivere una storia semplice con la massima semplicità possibile. Nella semplicità di una storia ci sono già abbastanza complessità, ferocia e disperazione.
La semplicità è compagna della verità come la modestia è del sapere.
In ogni arte la semplicità è essenziale.
La semplicità porta a favorire i momenti di lieta cordialità.