Dove finisce l'amore, comincia l'odio.— Lev Tolstoj
Dove finisce l'amore, comincia l'odio.
La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato.
Gli inglesi sono gente moralmente nuda, e vanno in giro così, senza vergogna.
La bellezza, la gioia solo per la gioia, indipendente dal bene, è ripugnante. Io l'ho conosciuta e l'ho gettata via. Il bene senza bellezza dà tormento. Solo l'unione dei due o, piuttosto non l'unione, bensì la bellezza come aureola del bene. Mi sembra che questo sia vicino alla verità.
Sono sempre con me stesso, e sono io che sono il mio torturatore.
Era sempre pronta a sbrigare quei piccoli servigi ai quali era portata, ma tutto questo veniva accolto dagli altri, involontariamente, con ben poca gratitudine.
Io odio e amo. Ma come, dirai. Non lo so, sento che avviene e che è la mia tortura.
È proprio della natura umana odiare colui al quale si è recato danno.
L'amore e l'odio falsano completamente il nostro giudizio: nei nostri nemici non vediamo altro che difetti e in coloro che amiamo soltanto i pregi; dei secondi perfino i difetti ci sembrano amabili.
L'odio è come un'Idra, più gli tagli la testa, più si rafforza.
Sono scevro da qualsiasi pregiudizio. Odio tutti allo stesso modo.
Il male è concepire miserie sempre maggiori, assecondando il bisogno incessante dell'uomo di esigere vendetta per il suo odio.
Mai, invero, si placano quaggiù gli odii con l'odiare: col non-odiare si placano. Questa è legge eterna.
L'odio è soltanto un difetto dell'immaginazione.
Quando l'amore diventa un comando, l'odio può diventare un piacere.
Amo il tradimento, ma odio il traditore.