Le uniche droghe che uso sono il vino rosso, la musica e il mio amplificatore Marshall.— Lola Ponce
Le uniche droghe che uso sono il vino rosso, la musica e il mio amplificatore Marshall.
Non sono gelosa delle altre, secondo me la gelosia è un sentimento poco moderno. Comunque non ho mai provato nessun tipo di attrazione sessuale per una donna, questa idea non mi incuriosisce nemmeno.
Non abbandonerò mai il teatro e la soddisfazione di un pubblico diverso ogni sera.
Partecipai al provino di una soap per adolescenti dove c'erano migliaia di ragazzi provenienti da tutta l'Argentina. Lì ho capito che bisogna essere tenaci, crederci, avere fiducia in sé. Comunque feci il provino di sabato e il martedì dopo ero già sul set.
Ho iniziato a cantare quando ho cominciato a parlare. Parlavo e cantavo. Mi pettinavo e cantavo. A cinque, sei anni aprivo la porta di casa e, se lì davanti c'era un gruppo di ragazzini, io mi mettevo a cantare.
Se si vuole la semplicità a tutti i costi, basta scolarsi una bottiglia di rosso.
Nel suo piccolo, il microcosmo del vino descrive l'avvento, a livello planetario, di una prassi che, salvando il gesto, sembra (ho detto sembra) disperderne il senso, la profondità, la complessità, l'originaria ricchezza, la nobiltà, perfino la storia.
Tenete questo fiasco pien di greco, E bevete una e due volte, e in un tratto Vi uscirà ogni dolor fuori del petto. Bevi Satiro mio, bevi, car Fauno, Che chi beve buon vin, senza Lete, Se ne beve l'obblio d'ogni dolor.
Se ti ha fatto male una bevuta serale, bevi nuovamente il mattino: sarà per te una medicina.
Il vino è fatto per il popolo che lavora e che merita di berne.
Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con sapienza infinita, il rosso vino di Shiraz in orina?
Ci sarà allegria anche in agonia col vino forte: porterà sul viso l'ombra d'un sorriso tra le braccia della morte.
Il vino è il balsamo della vecchiaia. Lo hanno detto i proverbi di tutte le nazioni, lo hanno proclamato i medici d'ogni tempo e Galeno lasciò scritto: Sane vinum pueris est alienissimum, ita senibus aptissimum.
Il peggior vino contadino è migliore del miglior vino industriale.
Male, male assai fanno coloro che si lasciano vincere dal vino. A poco a poco, sentono nausea al cibo e si nutrono quasi esclusivamente di quello; indi si degradano agli occhi del mondo, diventando ridicoli, pericolosi e bestiali.