Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta.
Che vi è al di là? Lo spirito umano, spinto da una forza invincibile, non cesserà mai di domandarsi: Che vi è al di là?
La nozione dell'infinito ha il doppio carattere d'imporsi e di essere incomprensibile.
Poca scienza allontana da Dio, molta scienza avvicina a Dio.
La fortuna favorisce la mente preparata.
L'universo è asimmetrico e sono persuaso che la vita, così come noi la conosciamo, è il risultato diretto dell'asimmetria dell'universo, oppure una sua diretta conseguenza.
La meraviglia è figlia dell'ignoranza.
La meraviglia è in noi, non nelle cose.
Anche l'amore della meraviglia par che si debba ridurre all'amore dello straordinario e all'odio della noia ch'è prodotta dall'uniformità.
Se si pensa all'istinto che spinge il cervello umano al meraviglioso, si comprenderà l'emozione prodotta in tutto il mondo dall'apparizione soprannaturale.
Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori.
La meraviglia è l'effetto della novità sull'ignoranza.
Non mi interessano i soldi, voglio solo essere meravigliosa.
Solo i fanciulli han la divina fortuna di prendere sul serio i loro giuochi. La meraviglia è in loro; la rovesciano su le cose con cui giuocano, e se ne lasciano ingannare. Non è più un giuoco; è una realtà meravigliosa.
Sono tante le meraviglie, ma nessuna è più meravigliosa dell'uomo.