La meraviglia è in noi, non nelle cose.— Alessandro Morandotti
La meraviglia è in noi, non nelle cose.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
Pare che il padreterno per compensare l'uomo dalle enormi deficienze fisiche nei confronti degli animali, lo abbia dotato della ragione. Omettendo però di fornirlo della combinazione per servirsene.
Chi non crede nelle coincidenze le perde.
L'aforisma è il tentativo di risolvere dialetticamente il conflitto tra esperienza e riflessione.
Ciò che infastidisce nel concetto di fedeltà è che venga pretesa anche da noi.
Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa... Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso... quello mi interessa.
Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta.
La meraviglia è l'effetto della novità sull'ignoranza.
Non mi interessano i soldi, voglio solo essere meravigliosa.
Sono tante le meraviglie, ma nessuna è più meravigliosa dell'uomo.
Anche l'amore della meraviglia par che si debba ridurre all'amore dello straordinario e all'odio della noia ch'è prodotta dall'uniformità.
Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori.
Solo i fanciulli han la divina fortuna di prendere sul serio i loro giuochi. La meraviglia è in loro; la rovesciano su le cose con cui giuocano, e se ne lasciano ingannare. Non è più un giuoco; è una realtà meravigliosa.
Se si pensa all'istinto che spinge il cervello umano al meraviglioso, si comprenderà l'emozione prodotta in tutto il mondo dall'apparizione soprannaturale.