La meraviglia è figlia dell'ignoranza.— Giambattista Vico
La meraviglia è figlia dell'ignoranza.
In ogni facoltà uomini, i quali non vi hanno la natura, vi riescono con ostinato studio dell'arie: ma in Poesia è affatto negato di riuscire con l'arte, a chiunque non v'ha la natura.
La Mente umana è naturalmente portata a dilettarsi dell'Uniforme.
La fantasia è tanto più robusta quanto più debole è il raziocinio.
A tal boria di nazioni s'aggiugne qui la boria dei dotti; i quali ciò ch'essi sanno, vogliono che sia antico quanto che 'l mondo.
Gli uomini prima sentono il necessario, dipoi badano all'utile, appresso avvertiscono il comodo, più innanzi si dilettano del piacere, quindi si dissolvono nel lusso, e finalmente impazzano in istrappazzar le sostanze.
Se si pensa all'istinto che spinge il cervello umano al meraviglioso, si comprenderà l'emozione prodotta in tutto il mondo dall'apparizione soprannaturale.
Anche l'amore della meraviglia par che si debba ridurre all'amore dello straordinario e all'odio della noia ch'è prodotta dall'uniformità.
Non mi interessano i soldi, voglio solo essere meravigliosa.
Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta.
Solo i fanciulli han la divina fortuna di prendere sul serio i loro giuochi. La meraviglia è in loro; la rovesciano su le cose con cui giuocano, e se ne lasciano ingannare. Non è più un giuoco; è una realtà meravigliosa.
La meraviglia è in noi, non nelle cose.
La meraviglia è l'effetto della novità sull'ignoranza.
Essere l'uomo più ricco al cimitero non mi interessa... Andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso... quello mi interessa.
Sono tante le meraviglie, ma nessuna è più meravigliosa dell'uomo.