L'orgoglio dell'umiltà è la quintessenza della superbia.— Giambattista Vico
L'orgoglio dell'umiltà è la quintessenza della superbia.
Le dottrine debbono cominciare da quando cominciano le materie che trattano.
Il senso comune è un giudizio senz'alcuna riflessione, comunemente sentito da tutto un ordine, da tutto un popolo, da tutta una Nazione, o da tutto il Gener Umano.
L'ordine dell'idee deve procedere secondo l'ordine delle cose.
È altra proprietà della mente umana, ch'ove gli uomini delle cose lontane, e non conosciute non possono fare ninna idea, le stimano dalle cose loro conosciute e presenti.
La fantasia altro non è che memoria o dilatata o composta.
Guardati dalle persone modeste: non immagini con quale commosso orgoglio coltivano le loro debolezze.
Le tentazioni più comuni sono l'orgoglio e l'impurità; uno dei mezzi migliori per resistere a queste tentazioni è una vita attiva per la gloria di Dio.
L'orgoglio è la certezza emotiva della propria grandezza. La vanità è la certezza emotiva del fatto che gli altri in noi vedono, o ci attribuiscono, tale grandezza. I due sentimenti non sono necessariamente uniti, ma per natura non sono neanche opposti. Sono diversi ma coniugabili.
Le persone orgogliose allevano le pene tristi dentro se stesse.
Io stessa sono più divina di chiunque altro io possa vedere.
L'orgoglio si pasce dell'amore di sé. Ebbene, bisogna che l'amore di Dio sia così forte, da spegnere ogni amore di noi stessi.
L'orgoglio è una qualità di chi è impotente. È dal punto di vista di Dio che Lucifero pecca di orgoglio. Ma la vittoria di Dio su Lucifero è un'illusione di Dio.
L'orgoglio è del cervello, non del cuore.
Una certa dose d'orgoglio è un utile ingrediente del genio.
La generosità consiste nel dare più di quel che si potrebbe, l'orgoglio nel prendere meno di quanto si avrebbe bisogno.