Le cose fuori del loro stato naturale né vi si adagiano né vi durano.
Le dottrine debbono cominciare da quando cominciano le materie che trattano.
L'ordine dell'idee deve procedere secondo l'ordine delle cose.
L'Uomo per l'indiffinita natura della mente umana, ove questa si rovesci nell'ignoranza, egli fa sè regola dell'Universo.
La natura dei popoli è prima cruda, poi severa, quindi benigna, appresso delicata, finalmente dissoluta.
Guarda le piccole cose perché un giorno ti volterai e capirai che erano grandi.
Sono tre le arti connesse a tutte le cose: una che usa, un'altra che fa, e una terza che imita le prime due.
È incredibile quanto poco durano le cose. Hanno un arco così stretto, e più le conosci più si restringe, più vedi la fine già dall'inizio. Eppure stiamo al gioco ogni volta. Ogni volta ci sforziamo di crederci.
Non c'è gradualità nell'accadere delle cose. Le cose, come quando capitano, capitano. E non è nemmeno che puoi accompagnarle, impedire che ruzzolino trascinandoti con loro. Non si possono far andare piano le cose che capitano.
Le cose buone sono tutte convenienti: quelle cattive sono tutte troppo care.
Le sole cose che valgano la pena di essere dette sono quelle che dimentichiamo, le sole cose che valgono la pena di essere fatte sono quelle che sorprendono il mondo.
Le piccole cose hanno l'aria di nulla, ma ci danno la pace.
Alcune cose diventano tanto nostre che le dimentichiamo.
Voglio che le cose siano incredibili, troppo belle per sembrare vere.
Le cose, secondo che in questo o quel modo ne usiamo, o sono uncini che ci afferrano e ci trascinano lontani da Dio, o sono scalini che c'innalzano e ci portano verso Dio.