La speranza e il coraggio di pochi lasciano tracce indelebili.— Giambattista Vico
La speranza e il coraggio di pochi lasciano tracce indelebili.
Le cose fuori del loro stato naturale né vi si adagiano né vi durano.
Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione.
L'Uomo per l'indiffinita natura della mente umana, ove questa si rovesci nell'ignoranza, egli fa sè regola dell'Universo.
La natura dei popoli è prima cruda, poi severa, quindi benigna, appresso delicata, finalmente dissoluta.
Fede e Speranza fanno tutt'uno: non può sperare chi non crede in nulla, né si può credere se non sperando.
Niente è più potente della speranza che può infrangersi sugli scogli ma, come il mare, non morirà mai.
Non c'è speranza senza paura né paura senza speranza.
L'animo umano è sempre ingannato nelle sue speranze, e sempre ingannabile: sempre deluso dalla speranza medesima, e sempre capace di esserlo: aperto non solo, ma posseduto dalla speranza nell'atto stesso dell'ultima disperazione.
È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo.
Speranza. Una credenza patologica nell'accadere dell'impossibile.
È stupido non sperare, pensò. E credo che sia peccato.
Chi vive sperando muore digiuno.
La speranza e la paura ci fanno vedere come verosimile e prossimo rispettivamente ciò che desideriamo e ciò che temiamo, ma entrambe ingrandiscono il loro oggetto.
Le cose che per accidente sono causa di speranza o di paura si chiamano buoni o cattivi presagi.