Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore.— Lucio Battisti
Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore.
E tu dici ancora che non parlo d'amore, batte in me un limone giallo, basta spremerlo!
Lo so divento antipatico ma è sempre meglio che ipocrita.
I pazzi sono i saggi e viceversa ormai.
Ho fame anch'io e non soltanto di te.
Mi son svegliato e sto pensando a te. Ricordo solo che, che ieri non eri con me... Il sole ha cancellato tutto di colpo volo giù dal letto e corro lì al telefono.
Era così triste che sorrideva con un labbro solo.
Perché tutto l'amore mi arriva di colpo quando mi sento triste, e ti sento lontana...
Bisogna ridere della propria tristezza come ridono gli dèi.
Spesso è necessario riflettere sul perché siamo allegri; ma sappiamo sempre perché siamo tristi.
La tristezza solenne che abita in tutte le grandi cose sulle vette come nelle grandi vite, nelle notti profonde come nei poemi eterni.
Non esiste la vecchiaia; c'è soltanto la tristezza.
Se sei triste e stai soffrendo, dentro, nessuno capisce, nessuno ti crede; tutti pensano che sia un posa, uno strano modo di mettersi in mostra.
La tristezza del discendere è il prezzo pattuito della gioia del salire.
Non c'è tristezza che, camminando, non si attenui e lentamente si sciolga.
Ci può essere qualcosa di più triste di una processione di quattro o cinque medici nella stanza di un ammalato?