L'immagine è un fatto.
Nella filosofia odierna troviamo tutte le teorie infantili, ma senza quell'aspetto accattivante proprio di ciò che è infantile.
Noi ci facciamo immagini dei fatti.
Etica ed estetica son tutt'uno.
Possiamo sì rappresentare spazialmente uno stato di cose che vada contro le leggi della fisica, ma non uno che vada contro le leggi della geometria.
I turisti che davanti a un monumento leggono il Baedeker, e proprio la lettura della storia della sua origine, ecc. ecc., impedisce loro di vedere il monumento.
Le persone sono molto abituate alla propria immagine, crescono attaccate alle proprie maschere, amano le proprie catene, si dimenticano chi sono in realtà, e se cerchi di ricordarglielo loro ti odiano.
L'immagine presenta la situazione nello spazio logico, il sussistere e non sussistere di stati di cose.
È terribile distruggere l'immagine che una persona ha di sé, nell'interesse della verità o di qualche altro concetto astratto. Come si può esser certi che questa persona saprà crearsene un'altra che le consenta di continuare a vivere?
So che immago è del cor La forma esterïore; Ma l'immago sovente È Fallace, o languente.
L'immagine è un modello della realtà.
L'immagine appartiene alla sfera della magia, agli spiriti della notte, possiede un fascino femminino malefico.
L'immagine artistica è uno strumento sui generis per cogliere l'assoluto. Per mezzo dell'immagine si mantiene la percezione dell'infinito.
L'immagine è una cosa, mentre l'uomo è un'altra è molto difficile vivere dietro ad un'immagine.