Vive eterno colui che vive nel presente.
La differenza fra un buon architetto e un cattivo architetto consiste oggi nel fatto che quest'ultimo soccombe a ogni tentazione, mentre l'altro le resiste.
Le nostre più grosse stupidaggini possono essere molto sagge.
Tutta la filosofia è «critica del linguaggio».
Scopo della filosofia è la chiarificazione logica dei pensieri.
Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.
Imparare a lasciar vivere chi non ha altro da fare.
I giovani credono di vivere in eterno e perciò assecondano ogni pensiero e ogni desiderio. I vecchi si sono già accorti che da qualche parte c'è una fine, e che tutto ciò che si possiede e si fa per sè soli, alla fine cadrà in una fossa.
Vivere è far vivere l'assurdo.
E vissero per sempre felici e contenti. Avrebbe voluto sapere che cosa succedeva davvero, dopo.
Vivere in modo tale che tu abbia bisogno di desiderare di rivivere, questo è il tuo dovere.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
L'uomo preferisce vivere male cent'anni che bene cinquanta.
Vivere bene è la miglior vendetta.
Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora.
Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.